Reef Check: il programma di EcoMonitoraggio delle scogliere coralline

Reef Check è il protocollo di monitoraggio più ampiamente utilizzato nei reef corallini. Le tecniche sono semplici da apprendere e i dati sono scientificamente robusti. Il protocollo di monitoraggio Reef Checkè stato utilizzato per condurre indagini in oltre 90 paesi e territori di reef corallini e sta continuando a crescere anno dopo anno. Il protocollo è stato disegnato e testato da noti scienziati del reef a livello mondiale e da essi revisionato, si basa principalmente su come i reef corallini siano soggetti all'impatto antropico. Reef Check è incentrato sull'abbondanza di particolari organismi dei reef corallini che maggiormente riflettono le condizioni dell'ecosistema e che sono facilmente riconoscibili dal pubblico in generale. La selezione di questi organismi "indicatori" è basata sul loro valore economico ed ecologico, la loro sensibilità agli impatti umani e alla facilità di identificazione. Sedici organismi indicatori a livello globale e otto a livello regionale servono come misure specifiche degli impatti umani sui reef corallini. Questi indicatori includono un'ampia gamma di pesci, invertebrati e piante che riflettono attività umane come la pesca, il prelievo o l'inquinamento.

Questo metodo di campionamento facile da apprendere ma scientificamente robusto fornisce dati sulle condizioni degli ambienti del reef in tutto il mondo ed è stato adottato come protocollo di monitoraggio standard dai gestori dei parchi marini, dai governi nazionali, dalle istituzioni scientifiche come da molti team di volontari. Tale metodologia ha mostrato di essere un efficace strumento di apprendimento per le persone che desiderano migliorare la loro conoscenza dei reef corallini e dell'ambiente marino. Essi sono anche divertenti da fare, attraggono subacquei ricreativi che vogliono sperimentare i reef corallini in un modo nuovo, come anche i subacquei scientifici che vogliono migliorare le loro conoscenze di tassonomia ed ecologia. Nessun problema su quali ragioni vi abbiano condotto a Reef Check siamo fiduciosi che vi aiuteranno a rendere più divertente la vostra esperienza.

Cosa include un'indagine di Reef Check?
Il protocollo di monitoraggio di Reef Check incorpora quattro tipi di dati:

  1. Una descrizione di ogni reef basata su più di 30 misure delle condizioni ambientali e socio-economiche e il tasso di impatti umani.
  2. Una misurazione della percentuale di fondale ricoperta da differenti tipi di substrato, inclusi coralli vivi e morti, lungo un transetto di 100 metri di lunghezza,  in un reef  poco profondo, con quattro sezioni di 20 metri.
  3. Una conta degli invertebrati lungo quattro transetti a fascia di 20 metri x 5.
  4. Una conta dei pesci, fino a 5 metri sopra lo stesso transetto degli invertebrati


Il monitoraggio degli indicatori è condotto lungo due profili di profondità.

Storia del Protocollo di Monitoraggio Reef Check

Gli scienziati hanno monitorato i reef corallini dai tempi di Darwin nel 1850. Ma l'introduzione della subacquea negli anni '60 ha permesso agli scienziati una nuova visione dei reef che è stata documentata e resa di pubblico dominio da storici naturalisti come Jaques Cousteau. Durante il 1980, molti subacquei e scienziati incominciarono a testimoniare un declino nella salute dei reef corallini nelle lor località preferite, particolarmente in reef molto studiati come ad esempio quelli della Giamaica. Mentre molti concordavano sul fatto che alcuni reef fossero degradati, alcuni scienziati discutevano sull'estensione geografica di questo problema. Il Colloquium on Global Aspects of Coral Reefs nel 1993 fu un punto di svolta per molti scienziati che si incontrarono per discutere della salute dei reef del pianeta. Alcuni scienziati erano convinti che la maggior parte dei reef del pianeta avessero seri problemi, mentre altri pensavano che solo pochi reef avessero una momentanea riduzione del loro stato di salute. Alla fine del meeting fu chiaro che non c'erano sufficienti informazioni disponibili per descrivere un quadro dello stato di salute dei reef corallini su scala globale  perché non erano stati fatti ancora tentativi di raccogliere dati.  

Un gruppo di scienziati pensò che parte del problema stesse nei metodi di monitoraggio ecologico che gli scienziati avevano utilizzato. Questi metodi dettagliati erano stati disegnati per investigare l'ecologia di comunità e includevano misure di numerosi parametri che potevano non essere intaccati quando la salute dei reef è danneggiata. Gli scienziati pensarono che bisognava disegnare metodi più specifici per investigare gli impatti umani sui reef corallini, perché quelli erano gli impatti che si potevano prevenire.

Si riconobbe che un altro problema, con il convenzionale approccio alla valutazione e al monitoraggio dei reef corallini, era che c'era solo un numero esiguo di scienziati del reef, la maggior parte dei quali erano in grado di portare a termine solo poche indagini e in poche località utilizzando metodi fra loro differenti. Perciò i dati non erano facilmente comparabili. La soluzione fu di organizzare uno sforzo per un'indagine globale che avrebbe avuto luogo ogni anno utilizzando un metodo d'indagine standard che avrebbe fornito un quadro sinottico della salute dei reef del pianeta. Per rendere questa indagine produttiva, lo sforzo avrebbe dovuto dipendere dall'aiuto di volontari non scienziati. Per aiutare a concentrare l'attenzione sui reef corallini, un gruppo di scienziati diretti dal Dr. Ginsburg chiesero al Dr. Gregor Hodgson, un ecologo dei reef corallini, di disegnare un protocollo di monitoraggio globale. Il Dr. Hodgson disegnò e testò il protocollo Reef Check, che fu in seguito fatto circolare su internet e revisionato da molti scienziati.
Nel 1997, gli scienziati furono invitati come Reef Check Trainer volontari e fu portata a termine la prima indagine globale in assoluto sulla salute dei reef corallini in 31 paesi in tutte le aree tropicali. I risultati diedero una conferma scientifica che i reef corallini stavano fronteggiando la più grande crisi su scala globale. Nel 1980 molti scienziati pensavano che le maggiori minacce ai reef corallini fossero primariamente l'inquinamento e la sedimentazione. I risultati di Reef Check dimostrarono per la prima volta che l'eccessivo sfruttamento da pesca era una delle maggiori minacce ai reef corallini in tutto il mondo. Da allora, centinaia di team di Reef Check hanno monitorato reef ogni anno e il numero di paesi partecipanti è più di 90 oltre i 101 con reef corallini.