TAVOLARA LAB 2019

IN COLLABORAZIONE CON L’AREA MARINA PROTETTA DI TAVOLARA PUNTA CODA CAVALLO


Incontri sul Web con l’Area Marina Protetta


Il progetto di citizens science TAVOLARA LAB consiste di attività di formazione e educazione ambientale suddivise in quattro azioni principali di seguito descritte.

 

Coordinatore del progetto: Dott. Gavino Canu

Email: comunicazione@amptavolara.it

Il Manuale di Tavolara Lab

Insieme per la conservazione
della biodiversità marina
La partecipazione dei cittadini alle attività
delle Aree Marine Protette del Mediterraneo
a cura di Augusto Navone e Gavino Canu


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Il Manuale di Tavolara Lab
TAVOLARA_LAB_MANUALE (2018).pdf
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LA FORESTA SOTTOMARINA

Responsabile dell'attività: Dott. Gavino Canu con il supporto dell'ufficio tecnico dell'AMP e la collaborazione volontaria dei diving autorizzati e della Dott.ssa Roselli Chiara

Email: comunicazione@amptavolara.it

La Posidonia oceanica è una fanerogama marina endemica del Mediterraneo, in grado di sviluppare estese praterie dalle acque superficiali fino a una profondità di circa 40 m. Le praterie di Posidonia oceanica rivestono un ruolo fondamentale per l'equilibrio degli ecosistemi marini costieri, offrendo cibo e protezione a numerose specie, anche di pregio, e un ruolo esclusivo per la protezione dei fondali e dei tratti di litorale a essi antistanti.


L'attività FORESTA SOTTOMARINA si svolgerà durante i mesi di luglio, agosto e settembre 2019. Durante questi mesi sono previste almeno 10 uscite in mare, da effettuare all'interno dell'AMP di Tavolara in collaborazione con i centri d'immersione autorizzati e con un minimo di n° 5 subacquei volontari per uscita. Per aderire al progetto i subacquei volontari dovranno possedere almeno il brevetto 'Open Water Diver' (o equivalente) e lavoreranno su un numero prefissato di celle geografiche di 100 m per lato, indicate dal tecnico GIS dell'AMP di Tavolara. Totale subacquei volontari coinvolti: 100.

 

L'attività seguirà rigorosamente il seguente programma:

  1. Reclutamento volontari da parte dei centri d'immersione partecipanti al progetto (verifica dei requisiti, scarico di responsabilità e consenso per la privacy);
  2. Formazione teorica e pratica all'attività da parte degli operatori del progetto;
  3. Briefing pre-immersione e de-briefing post-immersione;
  4. Raccolta dei dati e delle informazioni personali per la caratterizzazione del profilo dei subacquei, nel rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali nazionali ed europee (GDPR).

I volontari sono chiamati ad apprendere e applicare il protocollo di rilevamento ideato e fornito dal comitato scientifico dell'AMP di Tavolara Punta Coda Cavallo per il monitoraggio della Posidonia oceanica. Il monitoraggio prevede di valutare la densità della prateria attraverso il conteggio dei fasci fogliari entro una cornice quadrata di 50 cm × 50 cm, lasciata depositare in modo casuale sulla prateria stessa, effettuando un numero di repliche casuali per ogni cella geografica pari a 9.
I volontari lavoreranno in coppia e si alterneranno nella conta dei fasci di posidonia. Successivamente annoteranno sulla lavagnetta Il numero di fasci contati, la profondità (misurata accuratamente alla base dei fasci contati), il tipo di substrato (sabbioso, roccioso o matte). Al termine del rilievo andranno riportati anche l'aspetto generale del posidonieto (continuo o più o meno frammentato) nonché la presenza "indicativa" di esemplari di Pinna nobilis, specie protetta di elevato valore naturalistico, e di caulerpe invasive (Caulerpa cylindracea e Caulerpa taxifolia), specie algali non-indigene che possono minacciare la biodiversità marina.
La densità sarà poi analizzata e espressa come numero di fasci presenti su ogni m2 di fondo, mentre i valori medi di densità assoluta per stazione saranno successivamente classificati secondo gli stadi previsti da Buia et al. (2004) e da Pergent-Martini et al. (2005).


OBIETTIVO
Il progetto ha lo scopo di formare e sensibilizzare i subacquei sul fondamentale ruolo ecologico della Posidonia oceanica e al contempo determinare lo stato di salute della stessa utilizzando la densità dei fasci come indice di riferimento.


RISULTATI ATTESI
Grazie ai subacquei volontari aderenti al progetto sarà possibile monitorare la densità e lo stato di conservazione della Posidonia oceanica. Il set di dati, prodotto dai volontari, sarà inserito nella banca dati dell'area marina, e fornirà una stima sullo stato di salute della Posidonia oceanica, utile a fini gestionali.

 

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Scheda di campionamento
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Per il responsabile dell'attività e collaboratori:



ESPLORA LA COSTA

Coordinamento dell'attività: Mario Romor con la partecipazione di Slow Dive

Email:

 

Negli ultimi anni il trasporto e l'immissione di specie animali e vegetali da un paese all'altro sono diventate fenomeni sempre più ricorrenti che hanno portato all'introduzione di specie alloctone o 'aliene'  in aree geografiche diverse da quelle dove si sono evolute. In molti casi, tali specie si sono adattate in maniera eccellente nei nuovi habitat e sono entrate in competizione con le specie locali (indicate anche con gli aggettivi "native", "autoctone" e "indigene"), spesso a discapito di quest'ultime (Delaria et al. 2017, Ponti & Navone 2019). Le Aree Marine Protette (AMP) possono e devono svolgere un ruolo chiave nella conservazione della natura anche nei confronti dell'invasione di specie aliene. Esse, infatti, sono baluardi di difesa costantemente presidiati da abili sentinelle in grado di segnalare precocemente l'arrivo di nuove specie. Per far questo, i loro piani di gestione devono prevedere monitoraggi specifici dei popolamenti naturali con una particolare attenzione nei confronti delle possibili specie aliene nuove, in transito o già stabilmente insediate e valutarne rischi ed effetti ecologici e socio-economiche locali. Ma il loro ruolo può andare ben oltre al mero monitoraggio dei cambiamenti nei popolamenti locali e al contenimento degli effetti negativi. Il mantenimento di buone condizioni ambientali e di comunità marine ricche e prospere, equilibrate dal punto di vista ecologico e ben connesse tra di loro, rafforza le difese naturali dei popolamenti locali nei confronti dell'insediamento e dell'invasione di specie aliene. Infine non va dimenticato l'azione essenziale di educazione ambientale e sensibilizzazione del pubblico operato dalle AMP. La sensibilizzazione e il coinvolgimento dei cittadini sono altrettanto importanti. L'attenzione pubblica genera comportamenti responsabili e meccanismi virtuosi che, se ben indirizzati, aiutano a trovare le risorse necessarie per attuare le politiche ambientali rivolte al contrasto di questi fenomeni. Adeguatamente sensibilizzate e preparate, tutte le persone che, per diletto o professione, frequentano le coste e il mare possono svolgere il ruolo di sentinelle nei confronti dell'arrivo di nuove specie. Moltissime segnalazioni, infatti, sono fornite da pescatori professionisti e sportivi, subacquei, diportisti e bagnanti. È però importante fornire a queste persone le indicazioni su come e a chi rivolgere le loro segnalazioni (Delaria et al. 2017, Ponti & Navone 2019).


Questa azione prevede attività di snorkeling per l'individuazione di specie aliene marine che sarà aperta a tutti e coinvolgerà soprattutto, turisti, cittadini locali e studenti volontari delle scuole medie superiori, formati nel riconoscimento delle specie oggetto di monitoraggio ed accompagnati da istruttori specializzati. È esclusa attività subacquea, ivi compresa l'apnea. Il monitoraggio si baserà su un protocollo scientifico standardizzato lungo transetti con profondità dell'acqua non superiore a 3 m. I dati raccolti saranno resi fruibili anche ad un pubblico non specializzato.

Il protocollo adottato prevede la ricerca visiva di 12 possibili specie aliene, di grandi dimensioni e facilmente riconoscibili:

 

Le osservazioni saranno condotte lungo transetti paralleli alla costa, posizionati su un fondale con profondità massima di 3 m. I transetti avranno una lunghezza di 50 m, saranno identificati da una cima di riferimento, e sarà considerata una fascia larga 5 m su ciascuno dei due lati della cima di riferimento per una superficie di 500 m² per ciascun transetto.
I partecipanti saranno istruiti sull'applicazione del protocollo e sul riconoscimento delle specie, gli saranno forniti materiale illustrativo, schede di riconoscimento e tutto il materiale necessario per applicare il protocollo e registrare i dati. I partecipanti saranno seguiti in acqua da persone esperte.


OBIETTIVO
L'attività deve prevedere un coinvolgimento minimo di n. 100 volontari e un'attività di comunicazione ed informazione aperta al pubblico.


RISULTATI ATTESI
Grazie alla partecipazione attiva degli studenti volontari delle scuole medie superiori sarà possibile massimizzare le osservazioni all'interno dell'Area Marina Protetta. Il progetto assolverà, quindi, il duplice scopo di avanzare le conoscenze a disposizione sulla presenza e distribuzione di specie aliene marino-costiere e sensibilizzare i cittadini riguardo all'importanza delle invasioni biologiche.

Individuare e segnalare le specie marine aliene
nell’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo

Delaria MA, Caronni S, Turicchia E, Cerrano C, Ponti M (2017) Individuare e segnalare le specie marine aliene nell’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo. Reef Check Italia onlus, Ancona, pp. 48. ISBN 978-88-906783-6-3

 

Questo piccolo libro, destinato ad un pubblico ampio, illustra in maniera semplice ma completa le modalità di diffusione e le conseguenze ecologiche ed economiche delle specie marine "aliene", cioè quelle che si diffondono in aree geografiche in cui non erano presenti. Questo fenomeno, provocato o quantomeno accentuato dalle azioni dell'uomo, può portare a squilibri ecologici con importanti conseguenze per gli ecosistemi naturali e persino per la salute e il benessere dell'uomo. L'introduzione delle specie aliene è oggi considerata una delle principali cause di perdita di biodiversità sul nostro pianeta.

Questo libro non è in vendita, la versione digitale essere scaricata in PDF da questa pagina. La versione stampata può essere richiesta all'Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo o a Reef Check Italia onlus, fino ad esaurimento scorte e concordando le eventuali spese postali.

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SPECIE ALIENE TAVOLARA 2017_20171004 (de
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PULITA PER NATURA

Responsabile dell'attività: Dot.ssa Giorgia Nervegna

Email: info@axinella.com

 

L'Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo si trova all'interno di un contesto costiero ricco di valori ambientali e paesaggistici, che è però interessato da una consistente popolazione residente, che aumenta ulteriormente durante i mesi estivi. Questo genera diverse criticità, che hanno alta priorità d'intervento per l'Ente Gestore. La produzione di rifiuti, insieme agli impatti della presenza antropica sulla biodiversità, rientra fra le priorità individuate. Questa azione consiste nel realizzare con gli studenti delle scuole medie superiori un'attività di monitoraggio degli organismi e dei rifiuti spiaggiati con specifiche metodologie e successivo caricamento dei dati raccolti in appositi formati digitali, al fine di promuovere la consapevolezza e la sensibilizzazione dei partecipanti alla tematica. Le azioni sul campo dovranno utilizzare protocolli scientifici standardizzati.


OBIETTIVO
Sensibilizzare e formare n° 300 studenti degli istituti superiori alle tematiche di conservazione della spiaggia come risorsa e come ambiente "di confine" da tutelare, attraverso attività di monitoraggio pratiche sul campo con l'utilizzo di protocolli standardizzati che possano fornire un dato utile al controllo e a alla pianificazione di azioni future di contenimento. L'azione di monitoraggio prevede n° 6 uscite sul campo, da concordare con gli Istituti Superiori che hanno aderito al progetto, per un numero massimo di 50 studenti per ciascuna uscita. Gli studenti, divisi in gruppi, dovranno monitorare la spiaggia indicata con il protocollo del MAC emerso, che prevede l'utilizzo di quadrati della misura di 50 cm × 50 cm e lo svolgimento di un numero minimo di 5 ripetizioni per gruppo. I dati raccolti dagli studenti, attraverso la compilazione delle schede del protocollo, saranno caricati sul portale https://www.reefcheckmed.org/italiano/reef-check-med/mac-emerso/ per permetterne l'elaborazione e la successiva restituzione all'Ente Gestore dell'Area Marina Protetta Tavolara Punta Coda Cavallo. L'argomento principale che verrà trattato durante le attività è quello relativo ai rifiuti ed alla raccolta differenziata, cogliendo anche l'occasione per spiegare l'importanza della Posidonia oceanica come pianta marina, indicatrice di buono stato del mare, e non come alga e sporcizia.


RISULTATI ATTESI

  • Promuovere la sostenibilità ambientale e le attività di monitoraggio sulla spiaggia, vista come risorsa da valorizzare e proteggere;
  • stimolare l'attenzione sugli impatti derivanti anche dalla pulizia meccanica delle spiagge, un tempo lavoro definito "di routine" in preparazione alla stagione estiva, ma che ora va considerato ed analizzato in modo differente, poiché il materiale rimosso risulta essere per il 75% costituito da sabbia;
  • pianificare, con i dati raccolti, la gestione della fascia costiera e, dunque, preservare nel tempo la funzione ecosistemica delle spiagge e renderle fruibili anche alle generazioni future.

 


USA BENE LA SPIAGGIA

Responsabile dell'attività: Dot.ssa. Giovanna Spano

Email: educazione@amptavolara.it

 

L'associazione si impegna/propone di organizzare delle attività di comunicazione ed informazione nelle spiagge dell'AMP di Tavolara, in collaborazione con i concessionari, con l'intento di sensibilizzare i fruitori sul corretto uso della risorsa spiaggia, le problematiche del contesto dunale, il corretto conferimento dei rifiuti per una spiaggia più sostenibile. All'occorrenza saranno organizzati dei laboratori didattici per i bambini. Queste attività si volgeranno nel periodo estivo 2019.

 


OBIETTIVO
Questa azione prevede attività informative e di comunicazione, anche sotto forma di punti di informazione itineranti e laboratori didattici, da svolgersi presso gli stabilimenti balneari dell'AMP di Tavolara sulle tematiche che riguardano il valore ecologico della Posidonia oceanica, gestione della risorsa spiaggia, risorse idriche, specie aliene e corretto smaltimento dei rifiuti. L'attività prevedrà minimo 20 giornate di sensibilizzazione in spiaggia e un'attività di comunicazione ed informazione aperta al pubblico.


RISULTATI ATTESI

  • Promuovere la sostenibilità ambientale e le attività di monitoraggio sulla spiaggia, vista come risorsa da valorizzare e proteggere;
  • stimolare l'attenzione sugli impatti derivanti dalla fruizione della spiaggia, soprattutto da parte dei turisti nel periodo estivo, con i rischi legati all'abbandono di rifiuti (soprattutto plastiche monouso e mozziconi di sigarette);
  • indurre comportamenti virtuosi e rispettosi dell'ambiente e delle generazioni future, sia nei bambini sia negli adulti

 

 


Riferimenti bibliografici

  • Buia C, Gambi MC, Dappiano M (2004) Seagrass systems. In: Gambi MC, Dappiano M (eds) Mediterranean marine benthos: a manual of methods for its sampling and study, Vol Biologia Marina Mediterranea Vol. 11 (Suppl. 1). Società Italiana di Biologia Marina, Genova, p 133-183
  • Delaria MA, Caronni S, Turicchia E, Cerrano C, Ponti M (2017) Individuare e segnalare le specie marine aliene nell'Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo. Reef Check Italia onlus, Ancona
  • Pergent-Martini C, Leoni V, Pasqualini V, Ardizzone GD, Balestri E, Bedini R, Belluscio A, Belsher T, Borg J, Boudouresque CF, Boumaza S, Bouquegneau JM, Buia MC, Calvo S, Cebrian J, Charbonnel E, Cinelli F, Cossu A, Di Maida G, Dural B, Francour P, Gobert S, Lepoint G, Meinesz A, Molenaar H, Mansour HMfCUMD-s-SX-mp, Panayotidis P, Peirano A, Pergent G, Piazzi L, Pirrotta M, Relini G, Romero J, Sanchez-Lizaso JL, Semroud R, Shembri P, Shili A, Tomasello A, Velimirov B (2005) Descriptors of Posidonia oceanica meadows: Use and application. Ecological Indicators 5:213-230
  • Ponti M, Navone A (2019) Aliens: riconosci le specie aliene marine. In: Navone A, Canu G (eds) Il manuale di TavolaraLab Quaderni dell'Area Marina Protetta n 7, Olbia, p 28-40