Insolito spiaggiamento del crostaceo Meganyctiphanes norvegica


di Fabrizio Torsani 

 

Nella giornata di lunedì 18 febbraio, nella costa settentrionale della Sardegna, presso la località di Isola Rossa, si è verificato un massivo spiaggiamento del crostaceoMeganyctiphanes norvegica (M. Sars, 1857), comunemente noto come krill. 

Specie particolarmente abbondante nelle fredde acque dell’Atlantico settentrionale, è presente anche in Mediterraneo, solitamente in prossimità delle coste di fronte a bacini profondi. Spesso gli esemplari di questa specie sono riuniti in enormi banchi compatti, che raggiungono la massima concentrazione tra gennaio e luglio. M. norvegica rappresenta uno snodo fondamentale della rete trofica pelagica, costituendo l’alimento quasi esclusivo di filtratori come il Cetorhinus maximus e Mobula mobular, dei tonni e il principale dei cetacei misticeti. Non è un caso, infatti, che nell’area di maggior presenza di questi crostacei, nell’angolo di mare compreso tra Liguria, Provenza e Sardegna settentrionale, sia stato istituito il Santuario dei Cetacei. 
Gli esemplari di M. norvegica trascorrono le ore di luce a elevate profondità, spesso al di sotto dei 1000 metri, per poi risalire a 30-50 metri dalla superficie durante la notte. Benché siano dei buoni nuotatori, l’insorgenza di forti correnti può impedirne il ritorno in profondità, determinandone l’intrappolamento in strati superficiali della colonna d’acqua e, in alcuni casi, provocandone lo spiaggiamento; questa specie, infatti, mostra fototassi negativa ed elevate intensità luminose possono disorientare gli esemplari. Un’altra potenziale causa di spiaggiamenti massivi è data dall’arrivo nell’area di migrazione notturna di acque particolarmente fredde; questi organismi, infatti, vivono in acque con una temperatura quasi costante di 13°, e acque più fredde possono stordirli o ucciderli.