Avvistato nelle coste siciliane il Sifonoforo Caravella portoghese (Physalia physalis)

La Physalia physalis, o caravella portoghese, è uno cnidario di circa 15 cm della classe degli idrozoi. Erroneamente è considerato una medusa, ma in realtà è costituito da una colonia di polipi eteromorfi, questi all’interno di uno stesso organismo si spartiscono i compiti.

Vi sono i polipi dattilozoidi, incaricati di catturare il cibo con le cnidocisti , cellule specializzate che iniettano il veleno nella preda; esse si trovano nei tentacoli, che possono essere lunghi fino a 20 m. I polipi gastrozoidi si occupano della digestione emettendo enzimi nella cavità dove viene raccolto il cibo, mentre i polipi gonozoidi sono incaricati della riproduzione.

Nella parte superiore della colonia vi è lo pneumatoforo, il polipo vescicolare, che ha funzione di galleggiante, infatti contiene al suo interno una miscela di gas, permettendo così all’organismo di essere trascinato dal vento. I gas contenuti sono all'incirca della stessa composizione dell’atmosfera, ma talvolta vi può essere un’alta (fino al 90%) concentrazione del gas diossido di carbonio. Ma essa non è del tutto passiva alla forza del vento, infatti è in grado di angolare, mediante contrazione muscolare, lo pneumatoforo contraendolo così da direzionare il suo nuoto, seppur parzialmente. I tentacoli sono alquanto temibili, infatti possiedono vari tipi di tossine, che hanno azione principalmente cardiotossica e neurotossica, come l’ipnotossina, dal potere paralizzante, e altre che agiscono abbassando la pressione sanguigna, portando nausea, vomito, paralisi temporanea della parte colpita e in pochissimi casi anche la morte, per fortuna solo nelle persone particolarmente sensibili. I complessi proteici sono comunque termolabili, ovvero il calore li rende inattivi.

La Physalia physalis ha un’ampia zona di distribuzione, infatti è diffusa nei mari subtropicali e tropicali di tutto il mondo, in particolar modo nell’Atlantico. Da quest’ultimo attraverso lo Stretto di Gibilterra può penetrare nel Mediterraneo, dove occasionalmente è stata ritrovata. Avvistamenti recenti sono avvenuti  a Murcia, Spagna, dove nel 2009 cinquanta esemplari sono stati segnalati dal Centro oceanografico di Los Alcàzares. Ma la caravella è arrivata ancor più lontano, approdando per ben due volte in Sicilia lo scorso anno, a Capo Peloro, nei pressi di Messina e nella Sicilia sud-orientale, nella provincia di Ragusa, dove un surfista ha notato un esemplare spiaggiato sulla riva. Quest’anno, agli inizi di giugno, Physalia ha fatto la sua apparizione a Xlendi, Malta.

 

Il timore riguarda la tropicalizzazione in atto del nostro Mar Mediterraneo, infatti non sarebbe sicuramente auspicabile che questo temibile, seppur affascinante animale diventasse un ospite sempre più frequente delle nostre estati.

Giorgia Caruso